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Sarò cinica ma per me non è un problema, vogliono farcelo credere, e se ne parla troppo . E' solo ipocrisia. Siamo tutti diversi . E tanto. Ma soprattutto smettiamo di giocare con le parole. Un diversamente onesto a casa mia si chiama sempre delinquente, un finanziere scorretto si chiama truffatore, un povero non è diversamente abbiente, un malato non è diversamente in forma, una donna è una donna e un uomo è un uomo. Un gay è un gay. Un ignorante non è diversamente istruito. Un "diversamente abile" in genere è una persona speciale, che ha molto da dare, ma non sarà mai abile per certe attività. Ognuno ha il proprio talento, basta con l'appiattimento.
Mettere a tutti i bambini il grembiulino dello stesso colore non aiuta la tolleranza. Cambiare il pigiama ad un moribondo è doveroso ma non modifica il suo lo stato di salute. Quando verrà il momento che questi diversamente schiavi (noi) si decideranno ad aprire gli occhi e a riprendere la propria unicità?
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